Il limite alla nostra libertà in mare siamo noi stessi, e il nostro limite più grosso è la riserva d’acqua dolce
Pubblicato da Ezio Grillo in Acqua Dolce · Martedì 12 Giu 2018
Tags: nautico, mare, libertà, barca, acquisto, sogno, indipendenza, acqua, dolce, riserva, dissalatori, debatterizare
Tags: nautico, mare, libertà, barca, acquisto, sogno, indipendenza, acqua, dolce, riserva, dissalatori, debatterizare
La maggior parte degli armatori acquistano la barca avendo ben in testa un Sogno. Ogni Sogno è diverso, ma sicuramente è strettamente legato ad un concetto che forse solo la barca può concedere in maniera totale: la libertà.
Non parlo ovviamente del diritto alla libertà, ma di libertà di vivere ed usufruire pienamente del proprio tempo, senza altri limiti che noi stessi, in indipendenza.
La barca è “filosoficamente” un’isola, che si sposta e che ci può portare dove vogliamo in un rapporto di stretta comunione con la natura: anche se si tratta di un motoscafo, ancor più ovviamente se barca a vela…
La barca, ancor più se a vela, va con ogni mare e vento, e in barca si può pescare e quindi nutrirsi: per cui il nostro limite diventa inevitabilmente l’acqua dolce che, a bordo, – e tutti noi lo sappiamo bene – diventa il bene più prezioso.
Infatti, tralasciando per qualche istante il Sogno - ahimè troppo spesso in lista d’attesa - di giro del mondo, anche in un contesto di diporto più tradizionale, il rifornimento d’acqua dolce è ciò ci spinge a lasciare le nostre baie preferite per i porti.
Ora, non ho nessuna intenzione di scrivere l’ennesimo noiosissimo articolo con il decalogo di ciò che si deve fare a bordo per risparmiare acqua dolce: ritengo che chi ci legge queste regole le conosca benissimo.
(Segnalo solo, per vizio e perché ancora poco utilizzato nel Mediterraneo, il sapone/shampoo marino)
(Segnalo solo, per vizio e perché ancora poco utilizzato nel Mediterraneo, il sapone/shampoo marino)
Vorrei invece parlare della bellezza quasi magica dei dissalatori…
Il dissalatore è tecnicamente una macchina elettrica che, grazie ad un processo di filtrazione meccanica dell’acqua chiamato “osmosi inversa”, attraverso un membrana riesce a separare parte dell’acqua restituendocela dolce (il restante viene riversato in mare).
Non addentriamoci troppo nella parte tecnica: quello che c’è da sapere è che tramite un dissalatore è oggi possibile, filtrando appunto acqua di mare, ottenere acqua dolce.
Quest’acqua può essere utilizzata per ogni uso a bordo (pulire la barca, cucinare alimenti, igiene personale e, opportunatamente trattata– ne parliamo a seguire – per dissetarsi).
Quest’acqua può essere utilizzata per ogni uso a bordo (pulire la barca, cucinare alimenti, igiene personale e, opportunatamente trattata– ne parliamo a seguire – per dissetarsi).
Vorrei fermarmi un istante e riportarci quindi al punto centrale di questo articolo: il Sogno di libertà e indipendenza.
Sono arrivato a parlare di dissalatori perché, nella mia esperienza, rappresentano di fatto la differenza abissale nel godermi al 100% o meno il mio tempo in crociera. E non solo in quei mari dove il rifornimento d’acqua dolce rappresenta un vero problema!
E’ infatti ovvio che in molte magiche e remote regioni del mondo dove ho avuto la fortuna di navigare, un dissalatore rappresentava senza mezzi termini la linea fra sopravvivere o meno: senz’acqua è noto che non si può vivere.
Ma senza pensare a queste passate e meravigliose esperienze estreme, è ovvio quanto questa macchina possa essere importante anche nel Mediterraneo, dove troviamo una marina ogni poche miglia.
Dover infatti entrare in un porto o meno può cambiare totalmente le nostre giornate proprio nel contesto in cui, il nostro tempo, ha il massimo valore per noi stessi: in crociera.
Questa è una legge che non cambia tra barche a vela o a motore…
I dissalatori oggi in commercio sono in grado di produrre da 20 ad alcune centinaia di litri all’ora: diciamo che negli yacht di taglia “normale” si arriva normalmente ad un impianto da non più di 60-70 litri/ora: spesso un 25-30 litri è la cosa ideale soprattutto nel Mediterraneo.
Questi impianti miracolosi, non costano però poco. Si parte dai più piccoli con qualche di migliaia di Euro, ma ne può veramente valer la pena: se pensiamo infatti in termini razionali, se avessimo acquistato un dissalatore insieme alla barca, nel “calderone” della spesa generale non ce ne saremmo neanche accorti.
Psicologicamente, acquistarlo in una seconda fase è però molto diverso: ma stiamo appunto parlando del sistema che fa la differenza nel farci godere appieno la nostra vita a bordo e quindi nella realizzazione del Sogno.
Dal mio punto di vista, quando ho pensato se mettermi o meno a bordo un dissalatore, ho considerato quanto valgono per me le seguenti voci:
- Avere sempre sufficientemente acqua a bordo
- Non essere più costretto a prendersi un posto barca per fare acqua e poter quindi rimanere alla fonda dove più mi piace e per quanto voglio
- Non fare mai più quelle code, soprattutto d’estate, per l’approvvigionamento dell’acqua
- Non aver più problemi, soprattutto sulle isole, quando ci sono restrizioni nel consumo d’acqua dolce
- Non dovermi più portare a bordo pacchi di acqua minerale da bere (approfondisco a seguire)
- Essere indipendenti
Un buon dissalatore moderno si distingue per le seguenti caratteristiche: consumi bassi, bassa manutenzione, facilità d’uso, affidabilità nel tempo.
Chi ci segue sa che noi – intendo dire F&B Yachting – ci siamo fatti conoscere per la nostra continua ricerca di prodotti nuovi, innovativi e di qualità.
Bene, abbiamo trovato e quindi stiamo distribuendo i dissalatori Eco-Sistems: come tutti i nostri prodotti è stata una scelta nostra! Non so come dire: avremmo benissimo potuto scegliere un altro produttore o di non trattare del tutto dissalatori. Abbiamo invece scelto Eco-Sistems ed è una scelta con un valore ben preciso.
Chi cerca i record nelle traversate oceaniche e nei giri del mondo, deve avere a bordo sistemi leggeri, affidabili ed efficienti: Eco-Sistems in questo si è immediatamente distinta ed oggi è il sistema più ricercato fra i campioni più attenti (e che non abbiamo già sponsorizzazioni della concorrenza, ovviamente).
Inoltre, soprattutto nei modelli più piccoli, godono dei migliori prezzi sul mercato: ecco perché abbiamo deciso di distribuirli. Prodotto eccellente, all’avanguardia, al miglior prezzo…
Ora: come si può utilizzare l’acqua dei serbatoi per bere?
E’ una domanda lecita alla quale ormai da diversi anni abbiamo una risposta: il filtro debatterizzatore AcquaTravel con l’aggiunta di carboni attivi per togliere odore e sapore.
Se infatti disinfettassimo chimicamente l’acqua, qualsiasi disinfettante evaporerebbe nell’arco di 24/48 ore permettendo la prolificazione di carica batterica compreso il batterio patogeno della legionella (si sviluppa in acqua stagnante fra 25 -45 gradi) che si prende anche facendo la doccia.
La soluzione, l’unica, è quella di mettere appunto un apposito filtro a valle della pompa, così da potersi rifornire d’acqua dolce in ogni momento e senza rischi.
Avremmo così non solo dell’acqua migliore per cucinare o farci un te o un caffè; ma potremmo farci delle docce più sane e inoltre godremmo del vantaggio, non da poco, di non dover caricare a bordo decine di litri d’acqua minerale e stoccare metri cubi di immondizia differenziata…
Altra problematica che viene spesso sollevata è che l’acqua desalinizzata sarebbe senza sali per cui non disseta!
Questo non è vero: l’acqua di mare ha una conduzione elettrica (data dai sali disciolti) di 30-55.000 micro-Siemens (µs) per cm: orientativamente i dissalatori non riescono mai a scendere sotto i 600 µs/cm (l’acqua potabile degli acquedotti è fra i 500/800 µs/cm – massimo per legge 1.055 µs/cm), per cui di fatto l’acqua desalinizzata si può bere se opportunamente debatterizzata o presa direttamente dalla macchina senza passare da serbatoi.
Questo non è vero: l’acqua di mare ha una conduzione elettrica (data dai sali disciolti) di 30-55.000 micro-Siemens (µs) per cm: orientativamente i dissalatori non riescono mai a scendere sotto i 600 µs/cm (l’acqua potabile degli acquedotti è fra i 500/800 µs/cm – massimo per legge 1.055 µs/cm), per cui di fatto l’acqua desalinizzata si può bere se opportunamente debatterizzata o presa direttamente dalla macchina senza passare da serbatoi.
Non posso però teminare questo articolo senza il consiglio più prezioso: per realizzare il Sogno, la cosa più importante è non far mai mancare una eccellente bottiglia di vino a bordo!!!
Ezio Grillo
Non sono presenti ancora recensioni.