"Cambiare l'ancora: perché è importante farlo!"

Pubblicato da Ezio Grillo in Sicureza in mare · Giovedì 01 Giu 2023
Tags: Il, nostro, blog, nautico, Cambiare, l'ancora, barca, importanza.

Cambiare l'ancora della barca potrebbe sembrare un'operazione inutile, una perdita di tempo e di soldi; ma è in realtà molto più importante di quanto si possa pensare.

E' dall'inizio della nostra attività, nell'ormai lontano 2007, che letteralmente lottiamo per far capire quanto sia importante l'ancora e che differenza ABISSALE c'è fra un'ancora a "tenuta dinamica incrementale" ed una tradizionale a "tenuta statica".

Non sottovalutare l'importanza di avere l'ancora giusta per la barca è la base per la propria sicurezza passiva ed attiva in mare.

In questo breve articolo, soprassiederei sulla differenze tecniche fra le due tipologie: in questo stesso blog abbiamo già affrontato in maniera approfondita la questione.

E' più interessante a mio avviso approfondire l'atmosfera che si respira quando si cambia l'ancora della propria barca, la sensazione di sicurezza e di tranquillità che si prova quando si sa di avere l'ancora giusta per le proprie esigenze. Non c'è niente di più importante che sentirsi al sicuro quando si è alla fonda, e l'ancora è decisamente il fattore che fa la differenza.

Le ancore oggi più diffuse sono nate negli anni '80 e, da allora, sono usciti decine di modelli più evoluti e più sicuri: a noi sembra quantomai ovvio che non tutte le ancore siano uguali e quanto sia importante non trascurare questo aspetto.

Il problema, ma anche questa è una cosa che ripetiamo da anni, è che se si è dei buoni marinai si dà inconsideratamente per scontato che l'ancora possa non tenere, che ci possa tradire, per cui si da per scontato che bisogna controllare, magari fare un tuffo per accertarsi che abbia fatto ben testa, alzarsi di notte se si sente che aumenta il vento o cambiano le condizioni ecc.
Beh, è questa la prima ed evidente differenza: non è più cosi o perlomeno, se vogliamo essere più tenici, il rischio che l'ancora possa tradire si è ridotto quasi a nulla e oggi bisogna saperlo!

Con l'ancora "giusta", per riscontrare problemi bisogna fondamentalmente sbagliare fondale filando su quello che si chiama un "cattivo tenitore" ovvero un fondo marino che si strappa via a zolle (poche tipologie di fango duro o plateau di alghe, per altro sempre segnalati suoi portolani).

Poi esistono appunto le "ancore a tenuta dinamica incrementale", la nostra battaglia da divulgatori di cultura nautica: questa è la caratteristica tecnica che fa si che tali "ferri", che danno testa con molta facilità, semplicemente non possano spedare. Si tratta di una caratteristica unica e non da poco di cui tener conto, vero?

E allora, non vale la pena forse di porsi due domande?

L'ancora che ho a bordo è superata?
Quale è l'ancora migliore che possa avere?

Le risposte le possiamo dare quasi alla cieca e sono: (1) "si quasi sicuramente l'ancora che ha a bordo e superata".

E (2) "le ancore migliori sono quelle a tenuta dinamica incrementale ovvero, in ordine storico, le Ultra e le Mantus M1 e M2".

Ci sono delle altre ancore buone?

Certo, ci sono anche delle ancore ottime ma non eccellenti: si tratta di ancore ad alta tenuta statica che sicuramente fanno la differenza con quelle degli anni '80 che si trovano tuttora a bordo della maggior parte delle barche, ma ovviamente non sono all'altezza delle ancore a tenuta dinamica incrementale.

Ma a nostro modesto avviso su questo argomento non esistono soluzioni via di mezzo ne opinioni, perché stiamo esponendo soluzioni scientifiche a problematiche tecniche: l'argomento è la sicurezza e allora deve valere semplicemente il meglio, l'eccellenza, ciò che lo sviluppo tecnico ci ha permesso di ottenere..

Ezio Grillo

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