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Navigare in bassa stagione: un vero privilegio!

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Navigare in bassa stagione: un vero privilegio!

F&B Yachting, vendita di accessori nautici
Pubblicato da ezio Grillo in Crociera · Martedì 17 Dic 2019
Tags: navigazionebassastagioneesperienzevitablognautico
Eh si, navigare in autunno, inverno o primavera, a vela o motore che sia, è una delle esperienze più belle che la vita possa offrire.

Sia ben chiaro: non vogliamo stare qui a descrivere l’attività marina invernale quale “cosa da uomini” che mette alla prova resistenza e capacità.

Tutt’altro! Uscire in barca d’inverno è spesso meno virtuoso, dal punto di vista della resistenza alle intemperie, di una giornata sulle piste da sci o di una mattinata in autostrada sotto un forte temporale .
Per cui, ancora una volta, nessuna esaltazione da superuomini duri e puri…

Innanzitutto ci possono essere tantissime le ragioni che ci spingo  ad uscire in mare in bassa stagione: fare dei semplici bordi a vela come una breve crociera di qualche giorno, uscire a pescare come andare a pranzo in un ristorante che amiamo in una baia o su un’isola vicina, organizzare una mangiata a bordo, da qualche parte, con amici, fare dei semplici test della barca.  Per i velisti poi ci sono le regate!

Insomma le scuse non mancano per dar sfogo al vero inesprimibile desiderio recondito nell’anima di qualsiasi armatore: passare del tempo  sulla propria barca, in mezzo alla natura, nel silenzio.

E vogliamo parlare quindi della natura marina in bassa stagione?
Chi ha navigato ben sa quando sia capace di dimostrarsi nella sua piena e più vivace bellezza (per chi scrive ancor più in inverno).

In questi mesi  è infatti molto più facile incrociare cetacei, branchi di pesci , vere e proprie migrazioni e poi, per i velisti, godersi splendide brezze tese.  Vogliamo poi parlare della luce tersa e dell’acqua lucente?

Le baie sono libere, gli incroci con altre barche rari, i porti sono più accoglienti e con i prezzi più bassi: e il passare diverse ore in mare aperto con delle temperature più basse, non fa poi così sentire la mancanza delle lunghe giornate estive. Rientrare in porto alle 4 dona tanta soddisfazione e prepara fisico e spirito ad una bella pennichella sottocoperta.

Chi scrive non è un pescatore ne lo è mai stato, per cui il rischio di scrivere delle banalità sulla pesca invernale è tale da astenersi.
Però qui siamo tutti velisti, ed il piacere di fare dei bordi in piena libertà, magari cambiando giochi di vele, e perché no, ingaggiando qualche amico… sono veramente dei privilegi che conosciamo benissimo e ben sappiamo, quando conquistati, si faccia veramente fatica ad abbandonarli.

Dal punto di vista tecnico, alla barca fa bene uscire in mare: non solo manteniamo la carena più pulita dalla vegetativa, ma diamo aria sottocoperta togliendo umidità, facciamo lavorare e spurgare gli scarichi, facciamo girare i motori, ricaricare le batterie:  perfino attivare il frigorifero fa bene al frigo stesso.
Nessuna barca è nata per stare in porto, questo lo sappiamo tutti bene: ma muoverci a motore e a vela con diverse temperature aiuta anche a fare la giusta manutenzione, ad individuare piccole messe a punto e a prepararci quindi perfettamente alle crociere estive dove ogni piccola scocciatura rischia di diventare un enorme problema che ci rovina le vacanze.

Inoltre, l’inverno in barca è la perfetta evasione dalle schiaccianti abitudini che ci soffocano continuamente: è la stagione che rischia di serrare chiunque fra casa e lavoro. Per chi vive in città poi, spostarsi nei week-end verso il mare piuttosto che verso la montagna, allontana dalla massa, dal rumore e dalle terribili code (parlo anche delle code degli skilift).

Noi  lo diciamo spesso: ogni barca ama la presenza e le cure del suo armatore. Ogni barca ha bisogno di navigare perché è nata per questo!  E tuto ciò è solo una meravigliosa opportunità.

E poi in verità, anche se alla fine si fa solo una uscita di tre ore fino all’imbrunire: cosa c’è di più bello che scaldarsi, alla sera, davanti ad un bel piatto e un bicchiere di vino, seduti in una osteria sul mare o sottocoperta nel luogo più accogliente del mondo?

Ezio Grillo



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