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Scusate lo sfogo: ma come si può ancora pensare di paragonare Parasailor ad un gennaker?!

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Scusate lo sfogo: ma come si può ancora pensare di paragonare Parasailor ad un gennaker?!

F&B Yachting, vendita di accessori nautici
Pubblicato da Ezio Grillo in Vela · Venerdì 22 Apr 2022
Tags: parasailorgennakercode0
Già dal titolo questo articolo potrà sembrare polemico: di fatto lo è ed è anche ironico…
 
Il punto è che, mi sta succedendo con una frequenza direi preoccupante, sento paragonare  New Generation Parasailor ad un gennaker, e ancor peggio, ad un Code 0…

Rimango incredulo con l’ultima di oggi: l’armatore di un cat (imbarcazione dove ancor più una vela simmetrica – non dico Parasailor -  è più indicata di qualsiasi asimmetrico, non per altro, perché tradizionalmente si arma sulle due prue ed è più facile da portare e più stabile) che mi dice che allora ha fatto le sue considerazioni “tecniche” e ha optato per un gennaker!
Tecniche?!

Ma ancora più incredibile coloro che mi chiamano e mi dicono: “sono indeciso fra un Code 0 e un Parasailor”…ma di cosa stiamo parlando?
Facciamo allora che entro in un concessionario d’automobili e dichiaro: “sono indeciso se prendere una vostra auto o una bicicletta”. E’ la stessa cosa, non sono entrambi mezzi di trasporto?

Ora: il Popolo dei Velisti dovrebbe essere formato di persone non solo appassionate, ma anche dotate di una certa cultura velica, di una idea composta e complessa di navigazione, di una scuola, di una visione…
Capisco anche, anzi siamo da anni i primi ad affermarlo, che comprendere pienamente a livello TEORICO una vela concettualmente complessa come New Generation Parasailor non è possibile. Bisogna navigarci e parecchio, è necessaria l'esperienza in mare.

Gli stessi progettisti hanno capito molte ma molte più cose sperimentando i prototipi e poi ancora utilizzando le varie versioni entrate in produzione (siamo arrivati a 4 versioni se includiamo anche Parasail), prima di comprenderle a pieno: come puoi pensare di fare considerazioni “tecniche”  solo sul presupposto delle tue elucubrazioni teoriche e delle eventuali esperienze con delle vele tradizionali?
E soprattutto, questo è stupefacente,  senza peraltro tener conto dei dati e delle informazioni che ti diamo, che trovi sul web da fonti disinteressate, che tutti i giornalisti in tutto il mondo che hanno testato le nostre vele hanno scritto sui loro giornali.

Il punto è che se ne tenessi conto, se capissi cosa ti stiamo dicendo, non te lo compreresti mai un asimmetrico al posto di un Parasailor a meno che, e li siamo con te, il tuo primo interesse sia quello di fare delle regate a bastone (dubito nella specifico che sia il caso del catamarano da crociera citato in apertura).

Quello che mi sfugge da velista, è come alcuni non facciano lo sforzo minimo di comprendere le enormi differenze nei dati essenziali che diamo, quali gradi al vento e forza di vento apparente, nonché le differenze comportamentali che illustriamo, le tecniche di uso che spieghiamo:  ovviamente dando per scontato che non raccontiamo palle (ma ahimè esistono anche coloro che hanno le loro fonti speciali e sanno cose che noi stessi non sappiamo…).



Ma ancor più sorprendente, come stavo dicendo, è il famoso Code 0: ma quando stai spendendo migliaia di Euro per una vela ed il suo frullone, hai capito cosa stai comprendo o no?
Personalmente amo i Code 0, ma intanto non sono vele per tutte le barche, poi NON SONO da vento portante perché sono VELE DA VENTO LEGGERO e, di conseguenza, cercano di lavorare sul vento apparente positivo, hanno un range d’uso in gradi di vento per forza di cose molto ristretto e che escludono quasi tutte le andature portanti (si spingono a 110 gradi al massimo!).

Per quanto siano di moda e sulla bocca di tutti i commercianti nautici, il Code 0 non dovrebbe essere la terza vela da prendersi dopo randa e genoa, ma semmai almeno la quinta dopo randa, genoa, tormentina (e cazzo, prima mettiamoci in grado di navigare in sicurezza  in caso di tempesta no?!) e una vera vela da vento portante.

Disperazione: ma cosa stiamo diventando noi velisti? Anche in questo mondo speciale nutrito di passione e antica conoscenza,  è arrivato il pressapochismo populista dei “hocapitotuttoio” e del marketing di status?

E poi le considerazioni sul prezzo: ah, è caro… "No scusi, semmai è costoso, non caro".  
E’ costoso perché ha un valore evidente: basta guardare l’enorme complessità costruttiva dell’ala ibrida a cassoni con le valvole di sovrappressione  di New Generation Parasailor (ma attenzione Parasail invece ha un prezzo molto, molto più basso).

Ma in ogni caso è costoso rispetto a che cosa: il valore di qualsiasi prodotto non sta anche nel suo uso, nei suoi plus?

Hai mai avuto un gennaker? Quante volte all’anno in media lo hai usato?
E quante volte in crociera?
E hai mai avuto uno spi?
In sintesi:  quante volte sei andato a motore con vento in poppa invece che a vela?

Opss: ma non hai mai avuto una vela portante? E mi  parli di scelta tecnica comparativa fra un insieme di vele che non hai mai provato?
Ebbene si, mi succede anche questo: discussioni puramente teoriche.

Santoddio, New Generation Parasailor ha un range tale in gradi di uso e forza di vento che, confrontato con qualsiasi asimmetrico che langue in fondo ad un gavone  perché non ci sono mai le condizioni giuste, non ci sono paragoni.
E’ così facile e sicuro da usare, che confrontato con uno spinnaker si sfiora l’incredulità.

Ma cercando di concludere: è  meglio spendere qualcosa meno per una vela che non usi quasi mai, oppure un po’ di più per una che si usa con grandissima frequenza?

E infine… ma di cosa stiamo parlando? Hai una barca a vela su cui hai investito cifre notevolissime e su cui ogni anno spendi più di quanto ti costerebbe una amante che ti ricatta: stai ancora a pensare se “risparmiare” qualche denaro per una vela che ti costringerà sempre ad usare il motore?
Ma allora vendi 'sta barca a vela e prenditi un bel motoscafo, così almeno avrai un motore capace di darti vere emozioni…

Queste “attitudini” che ho descritto, ci rendiamo conto quanto siano un evidente esempio di superficiale arroganza che in mare non ci si può permettere e quanto stiano avvelenando quel bel mondo di passione, che era nutrito da vivaci e dotti scambi di pareri tecnici, in cui ci si identificavamo tutti con origlio sotto la definizione di “velisti”?  

Ogni riferimento a persone è assolutamente non casuale: questo breve articolo è infatti il risultato di anni e anni di infinita sopportazione.

Che pazienza…

Ezio Grillo


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Paolo
Domenica 24 Apr 2022
Amico mio capisco lo sfogo, ci sta proprio ma dovrai portare pazienza a lungo. A certe persone fanno prima a metterlo…poi è pieno di professori no?
NGP è indiscutibilmente tanta tanta roba.
Buon vento!!
Paolo
Alessandro
Lunedì 25 Apr 2022
Pienamente d'accordo, chi fa un confronto del genere delle mie parti lo chiamino Terragnolo. Quando hai provato il Parasailor lo utilizzi sempre, non è solo una meraviglia, ti fa volare l'anima. Personalmente l'ho portato fino a 60 gradi lasciando a bocca aperta l'equipaggio, ho avuto l'ardire di tenerlo a riva con 28 nodi raffinato e vi giuro che è una sensazione da sogno. Grazie Ezio.
Giulio Bordoni
Martedì 09 Mag 2023
Finalmenteeeeee!!!💪💪👍👍👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
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